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Il mio nome è
Vilma Laudelino De Souza. Sono nata a Rio de Janeiro. Tutti noi abbiamo
una storia, tutti si ricordano dell'infanzia, delle cose che hanno
toccato. La mia infanzia è stata un po' diversa, anche un po'
contraddittoria in rapporto ai miei fratelli. Da bambina domandavo a mia
madre, "Perché sono diversa dagli altri bambini?" In quell'occasione, la
differenza che si faceva forte in me è che c'erano varie entità con vari
nomi che entravano e uscivano come volevano dal mio corpo giorno e
notte: [elenca diversi nomi di demoni nella sua lingua]... tutti quelli.
Entità di tutti i tipi e di tutte le forme, entravano e uscivano e
avevano un controllo e un dominio molto forte, perché gli avevo aperto
le porte. E mia madre mi spiegò, "Tu sei discendente, nipote di una ex
schiava che aveva molti poteri spiritisti, dai tuoi antenati. Lei ha
dato autorità perché ci fosse nel tuo corpo il potere di queste entità."
Mia nonna era qualcuno che guidava spiritualmente, era molto ricercata.
Venivano a cercare direzione e risposta ai loro problemi da mia nonna;
lei sapeva, perché nell'occultismo usano doni di indovinazione. |
Lei doveva
scegliere tra i suoi antenati qualcuno per assisterla in questo rito. E
quando io sono nata, sono nata in una notte che pioveva. Mia nonna
quando mia madre era negli ultimi momenti, mia nonna la stava aiutando a
partorire, si è aperta la finestra e mia madre si è spaventata, e mia
nonna ha capito che quello era un segno delle entità. Mi ha preso dal
grembo di mia madre, mi ha alzato e ha invocato un'entità che si chiama
[pronuncia un nome], e mi ha consacrato a questa entità. |
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Consacrata ai
demoni |
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Se dovessi
raccontare in dettaglio che cose sono successe nei ventidue anni
successivi, io dovrei spendere tante ore per raccontarvi cosa è essere
consacrata ai demoni. Ma all'inizio della mia vicenda, mia madre è stata
portata all'ospedale. Lei stava male, e qualcuno mi ha detto, "Riposa
bene perché la mamma tornerà dall'ospedale". |
Nella Bibbia Gesù
dice, "Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi", ma se
conoscerete la bugia, la bugia vi incatenerà. Qualcuno mi ha detto, "Tua
madre tornerà", ed è stata la porta di entrata per ciò che è successo
dopo. |
Tutti sono andati
a dormire. Tutti sapevano che mia madre stava entrando in terapia
d'urgenza. Mi hanno detto aspettare e io ho aspettato alla porta di
casa. Qualcuno mi ha detto "lei tornerà". Non so se tu ti sei mai
svegliato di notte con paura, con una sensazione di freddo. Io mi sono
svegliata, ho sentito questo, qualcuno apre la porta ed è mia madre che
sta entrando. Questa scena era così brutta che non sono mai riuscita a
dimenticarlo. Mia madre lì era strana, mi dava paura, e quando mia madre
era vicina che io le dico, "Mamma che bello che sei tornata", non era
mia madre, era una cosa fredda, una cosa che ha preso la figura di mia
madre, ma in realtà era un'altra forza strana, che io non conoscevo da
bambina. Io avevo confusione, ho cercato di dire, "Mamma... ma tu non
sei mia mamma!" E quella donna ha iniziato ad avvicinarsi a me ed è
entrata dentro il mio corpo. Per la prima volta io mi sono sentita come
cadere in un buco nero. Era qualcosa di terribile, ho aperto gli occhi
ed era già chiaro. Mia madre era ancora all'ospedale. Non c'era nessuno,
neanche mia sorella più grande. Io correvo, spaventata, mentre c'era là
un cane, che mio padre aveva avuto come regalo. Quell'animale arriva
vicina a me e inizia a dire parole umane, il cane parlava con parole
umane. Questo non mi era mai successo. Io avevo solo quattro anni d'età.
Io non potevo immaginare cosa iniziava a formarsi intorno a me, fino a
che la mia vita fosse arrivata al punto più buio, terribile, chiamato
magia nera. |
Da quel momento le
cose cominciano a succedere. Avevo sette anni e già avevo delle
capacità, e fenomeni di paranormalità, di chiaroveggenza, di
sdoppiamento, avevo fenomeni di levitazione, io mi sdraiavo, aprivo gli
occhi e il mio corpo era nell'aria. Una cosa orribile, avevo incubi,
visioni, una così nitida, così reale. I quadri si materializzavano, le
cose si muovevano in casa. Era come un orribile film d'orrore. Ho
iniziato quella ricerca tra delle donne che potevano aiutarmi, delle
donne che potessero aiutarmi a capire, a sminuire quella situazione.
Sono stata portata in una sessione familiare di spiritismo presieduta da
mia nonna, tutti con i bonghi, in mezzo una tovaglia con dei sacrifici,
e mi hanno messo in questa tovaglia, e entravano delle entità, dei
demoni in me, io ero spaventata e continuavano con i bonghi, e là io
sono stata "battezzata" in [una setta chiamata] umbanda, che è
un'insieme di magia nera con un [la parola è incomprensibile]. |
Avevo solo sette
anni. A sette anni nessuno ha capacità per avere queste entità, mentre a
me me le hanno date. Temporaneamente quei terrori notturni si sono
accentuati, e dopo sono venuti con più violenza. Mi ricordo che quando
ero a scuola, alcuni fenomeni iniziavano a manifestarsi in me. La mia
mano, le mie braccia, io non riuscivo più ad avere il controllo del mio
corpo. E un fenomeno chiamato psicografia inizia a prendere possesso di
me. |
Io non volevo, era
un torpore. Il mio quaderno inizia ad essere pieno di scritte, delle
frasi disoneste. Un giorno la mia maestra mi ha preso e ha detto, "Avete
visto perché questa bambina non capisce niente?" E io volevo dire, "Non
sono stata io a scrivere questo!" Ma nel mio quaderno c'erano dei
disegni, delle scritte, erano disegni di Satana, e sotto c'era scritto,
"Io sono il demone della mezzanotte". Io avevo vergogna, tutti nella
scuola cominciarono a chiamarmi "il demone della mezzanotte". |
Hanno parlato a
mia madre e le hanno detto, "Il problema di questa bambina è la
religione". Mi hanno portata in una chiesa perché fossi esorcizzata. Ma
ti voglio dire che la religione non salva nessuno. Se era vero che
salva, io non avrei bussato a così tante porte cercando una risposta che
non avevo trovato. |
Sono stata portata
in una chiesa perché mi facessero un esorcismo, con dei catecumeni della
chiesa. E i fenomeni sono peggiorati. Quando io sentivo parlare di Dio,
io guardavo le immagini religiose [nella chiesa], e le immagini mi
attraevano. I miei occhi, la mia mente, il torpore del mio corpo, io ero
attratta dalle immagini. E un'immagine nella chiesa cattolica mi guarda
e inizia a parlarmi, quell'immagine che era immobile. E tu mi puoi
domandare, "ma tu comunicavi con un'immagine?" Si, quell'immagine mi
raccontava i peccati dei sacerdoti, e mi chiamava con una voce
ammaliante, che mi attraeva. Forse mi domanderai perché i cristiani
evangelici non tengono immagini. Forse mi domanderai, "chi allora
risponde alla preghiera della persona sincera che fa una promessa, che
si piega, davanti a un'immagine, chi risponde?" Io voglio dirti, la
parola di Dio ti dà la risposta: tutto ciò che l'essere umano vuole
sapere, la Bibbia lo dice. L'apostolo Paolo ha detto nella prima lettera
ai Corinzi, nel capitolo 10, ti dice che dietro agli idoli ci sono i
demoni. Ogni volta che un uomo cerca i favori di un'immagine morta, è in
pericolo perché nel Salmo 115 dice che gli idoli non possono parlare,
non possono fare niente. Allora dice Paolo, le cose che le persone
sacrificano agli idoli le stanno sacrificando ai demoni. Ogni volta che
un uomo cerca il favore di un idolo, il pericolo è che il demone che è
dietro quell'idolo, cosa che Gesù ha detto nel vangelo di Giovanni, dice
che il diavolo vuole uccidere, rubare, distruggere. In quel modo Satana
porta a compimento ciò che vuole nella vita dell'uomo. |
Io non sapevo
queste cose. E tu mi puoi domandare, "non ti hanno mai parlato di Dio?"
Si, dentro quella chiesa mi hanno parlato di un Dio che amava solo le
persone buone. Mia madre diceva, "Dio ti porterà all'inferno se non fai
la brava". Qualsiasi cosa succedeva, anche le cose pessime, era colpa di
Dio. Da quando ero bambina avevo un'idea di Dio, lo immaginavo come un
vecchio con la barba, un vecchio cattivo, che faceva tuoni e rumori
lassù per spaventare la gente qua sotto. Ma dentro quella chiesa, mentre
qualcuno parlava di un Dio onnipotente, io non riuscivo a capire, ero
bambina. Dio amava persone buone, non quelle cattive. Come nel capitolo
22 dei Proverbi, che dice, insegna al bambino la via che deve seguire,
perché lui non s'allontanerà da quella via; dice, nella direzione che tu
istruirai il tuo bambino, lui sarà condotto fino alla sua vecchiaia in
quella direzione. |
Vi voglio
raccontare qualcosa della mia infanzia. Io sono la quarta di sette
figli. Mia madre è figlia di europei, e mio padre di africani. Io sono
l'unica che ha le caratteristiche un po' da neri. Mio padre è nero, mia
madre con gli occhi chiari. Sono nata a Rio, in mezzo alle persone
dell'alta società. Mia madre dentro una casa ricca. Ho vissuto un po' di
preconcetto razziale, rifiuto, anche nella famiglia. I miei stessi
fratelli mi dicevano, "tu non sei figlia della mamma!" Io sentivo
l'ostilità dei ricchi, il disprezzo delle persone. Quando [in quella
chiesa] sentivo parlare di Dio io ero confusa. Sono tornata a casa ho
detto, "Papà, chi è Dio?". E non mi sono mai dimenticata che mio padre
ha messo le mani nelle tasche e ha detto, "Dio è i soldi in tasca! Se tu
non lavori non sarai mai niente". Proprio da questi insegnamenti confusi
ho iniziato a vivere tra due verità. |
Ho detto, "Come
minimo questa storia di Dio c'entra con i soldi. Ma se esiste Dio, io lo
odio". |
Io sto raccontando
questa storia per tante persone... raccontare un sentimento ostile verso
Dio, che è nato nel cuore di una bambina prima ancora dei dieci anni. |
Io ho detto a Dio,
"Signore, io non voglio più raccontare del mio passato, voglio
raccontare alla gente di quanto sono grata per ciò che Tu hai fatto, per
la Tua bontà verso di me!" Ma Dio mi ha detto, "No, vai, e racconta a
tutti quelli che troverai, non perché vedano la miserabilità dell'essere
umano, ma perché capiscano che Io amo, perdono, riscatto e trasformo
anche le persone che mi odiano". |
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Possessioni
violente |
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Da quando quel
sentimento di odio verso Dio è entrato nel mio cuore, io mi svegliavo di
notte, e una volta c'era un uomo vestito di nero vicino al mio letto.
Dal primo istante ho pensato, "sarà un ladro". Ma oggi io so che quello
veramente era il grande ladro delle anime. Era un uomo con un volto
scuro che mi ha risposto, "Io sono il diavolo". Io sono svenuta; durante
tutta la mia vita, tutto il resto della mia vita, dovunque andavo,
quell'uomo era vicino a me. E lui era sempre materializzato vicino a me.
Io lo vedevo e dicevo, "Mamma, è qui vicino a me!" E mia mamma mi
diceva, "Non c'è nessuno, smettila". E quell'uomo rideva, e un giorno ha
invaso il mio corpo. Quando lui invadeva il mio corpo, sei uomini non
potevano trattenermi. Io ero un caso sgradevole, i miei fratelli non
volevano stare vicino a me, dicevano, "Ma tu hai visto qualche film
d'orrore". Io non riuscivo a vedere i film d'orrore perché io mi sentivo
protagonista di un orrore; era dentro di me. |
A tredici anni
d'età, mentre stavo cercando, volevo che queste manifestazioni
finissero, sono arrivata al candomblé, dove si fa la magia nera, dove
c'erano le più grandi autorità della magia nera. Sono andata a cercare
la risposta in questo posto. Un uomo toglie una tovaglia, mi fa un segno
di riverenza. Io svenni, e recuperai i sensi la mattina seguente. Quando
mi sono svegliata, mia mamma preoccupata mi ha chiesto, "Ma tu non stai
sentendo niente?" Ha detto, "Figlia, sono entrati dei demoni dentro di
te". Io avevo solo tredici anni, ma Satana non ha... badato a questo. |
Sono andata a
bussare dai [praticanti di una specie di magia nera]. Ma il Salmo 42
dice, "Un abisso chiama un altro abisso". Invece di non avere più queste
manifestazioni, peggioravano. Adesso era entrato in me un'entità che si
chiama [pronuncia un nome], uno spirito di seduzione. Io che ero timida,
invece ho iniziato ad avere una personalità promiscua. E dal momento che
ho avuto questo carattere strano, mia madre non sapendo come fare,
proprio perché il mio carattere era orribile, ha detto, "Maledetta l'ora
che ti ho messo al mondo". Ma nella mia adolescenza, i miei genitori mi
correggevano, mi insegnavano le cose giuste, ingiuste, mi dicevano anche
più delle cose non giuste. Mio padre era un boemio, suonava, era un
musico. Mio padre mi diceva, "Vai a comprare della birra per i miei
amici". Ma nella mia epoca i bambini non bevevano, le ragazze non
bevevano. Ma quando mio padre beveva e lo vedevo, io ho iniziato a
coinvolgermi nell'alcolismo anch'io. Lui beveva con gli amici e anch'io,
a tredici anni ho iniziato a bere, sono entrata profondamente
nell'alcolismo. Proprio come dice la Bibbia, un abisso chiamava un altro
abisso. |
Io iniziavo a bere
e ero spinta a cercare il gusto, volevo assaggiare tutti i tipi di
bibite. Anche le sigarette, ero attirata anche dalle sigarette; ho preso
per la prima volta un sigaro per la strada, e Satana ha iniziato a usare
anche queste cose. Io ho detto, "Questo non è così brutto. Mio padre
beve, fuma, anche i suoi amici". E io a tredici anni... uno sta
crescendo a tredici anni... ho iniziato a bere, ero inondata da queste
cose; ero sempre in giro, nei bar, anche se non era comune che una
ragazza quarant'anni fa andasse in un bar a bere o a fumare. Ma per me
era irresistibile. Io entravo nei bar, le persone erano spaventate di
vedermi, ma era l'epoca della Cuba Libre, rock, e così via. Io sentivo
spesso questo, e sono caduta nel più profondo abisso. |
Nei carnevali
c'era una cosa che si chiamava "lanciaprofumo", una specie di droga. Mio
padre annusava questa cosa, e anch'io ho detto, "anch'io voglio sentire
questo". Ho provato la droga, la mia mente era così leggera, avevo una
sensazione strana, sembrava che camminavo sulle nubi, ed è così che sono
entrata anche nel mondo dei vizi. Ho sentito quel profumo, non riuscivo
più a pensare, se mi sembrava di essere felice... Proprio in quel
periodo dove una ragazza non avrebbe mai provato la droga o fatto queste
cose, io a diciassette anni ero completamente viziata. |
E ho avuto tre
coma alcolici nella mia gioventù, proprio iniziati con un assaggio nel
bicchiere di mio padre. E a vent'anni, io ero conosciuta da tutti, in
tutti i bar. Anche i miei genitori avevano vergogna di me. Loro non
sapevano che era stato proprio quel resto della birra di mio padre che
mi ha attratto a quei vizi. |
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Anni '60 |
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Quegli anni sono
conosciuti come un'epoca di forza, di felicità, un rock molto pazzo,
capelli lunghi, musica di protesta, era pieno di droghe, era la voce
della gioventù. I musicisti che rompevano le chitarre, cantavano
proteste contro un sistema razziale, di razze diverse. Io ancora
annusavo le droghe, andavo in queste feste... erano "gli anni d'oro". |
A Rio... io sono
nata a Gavia, in una zona aristocratica di Rio, vicino Ipanema,
Copacabana, [elenca altri luoghi]. La mia zona era proprio in mezzo a
questi posti buoni, proprio l'alta società, tutti che arrivavano bevendo
con rhum nella mano, perché quello faceva chic. E io facevo impatto,
perché "è una ragazza che è appartenuta a tutte le nostre feste",
dicevano... "è molto conosciuta tra di noi"... C'erano addirittura delle
ragazze che si buttavano, dopo aver bevuto, con tutta questa droga. Una
ragazza si è buttata dal secondo piano. Tutti dicevano, "Dobbiamo
goderci la vita, la gioventù, e vivere". Le canzoni ci dicevano questo,
le proteste, i movimenti... Di colpo arrivano anche i Beatles, che
fumavano hashish, i Rolling Stones anche... |
Tutto questo è
entrato nella mia mente e mi ha proprio allontanata da Dio. Tutto questo
mi ha coinvolto, io sono rimasta coinvolta con i ragazzi, le ragazze, il
rock... |
Quando avevo
diciotto anni ero già una donna sconfitta, ero la vergogna della mia
famiglia, la tristezza del mio sistema. La società diceva, "Quella donna
non vale niente". Una volta quella stessa società mi aveva spinto a fare
questo, e poi mi hanno rifiutata. |
Io già sniffavo,
bevevo, facevo di tutto. Proprio in mezzo a tutto questo, ogni giorno io
cadevo di più, fino a che sono diventata la ragazza del più grande
spacciatore di droghe della mia zona, proprio in quegli anni. Anche se
si chiamavano anni dorati per me non erano così. |
Un giorno, dopo
una festa, il mio fidanzato è stato sequestrato dallo squadrone della
morte, e lo hanno colpito con cinquanta colpi. Tutti mi conoscevano,
avevo veramente una brutta fama, e quando sono tornata nella mia zona,
dopo che era successo questo al mio fidanzato, mi hanno chiesto, "Perché
hanno ucciso il tuo ragazzo e a te no?" E io ho detto, "Perché io ho una
protezione". Avevo delle entità, spiriti di seduzione, spiriti
maligni... Ma con il tempo, quando ho aperto gli occhi, ho capito che se
la mia vita era rimasta illesa, non era perché dei demoni mi
proteggevano. Ma questo, la mia vita, è costata il prezzo del sangue di
Gesù. Dio che si è fatto uomo, la Parola venuta in carne, Colui che ha
passato delle notti pregando, digiunando, Lui ha detto delle parole
eterne, che ancora oggi garantiscono la liberazione di coloro che
credono nella sua Parola. |
Ma quei trenta
ragazzi amici del mio fidanzato mi hanno dichiarato la morte. Quando tu
sai che devi morire, in questo giro tutti sanno che devi morire. Tutti
sapevano che io ero la prossima che doveva morire. E mi hanno detto, "Là
c'è una donna che risolverà il tuo caso". Mi stavano preparando già per
avere un alto ruolo nell' occultismo. Ma quando uno è cieco, tu vai dove
ti dicono di andare. |
Io sono andata in
questo posto, dove mi hanno detto che c'era una donna che poteva
aiutarmi. |
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Sacerdotessa di
magia nera |
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Mi hanno dato un
vestito nero e hanno acceso delle candele rosse e nere, hanno spento le
luci. Una donna è entrata, tante persone erano là con la faccia per
terra e iniziano a evocare, a fare un rituale strano con un crocifisso
capovolto. Ho ascoltato qualcuno che ascoltava fuori, e ho visto un uomo
che entrava materializzato. Un uomo che non aveva né la coda, non aveva
neanche le corna. Era un uomo bello, ma nel [la registrazione si
interrompe per un attimo] una persona non può immaginare. Questo uomo si
è avvicinato e mi ha guardato e io l'ho riconosciuto: era quell'uomo che
quando ero piccola mi picchiava ed era entrato nella mia camera. Era
quell'uomo che era entrato dentro il mio corpo quando ero piccola. Lui
passa e entra in quella camera. Ho iniziato a sentire qualcuno che
rideva, e esce una donna vestita di nero con una corona, con un pugnale
in una mano. E là in quel luogo c'era Lucifero, il principe dei demoni,
che mi ha guardata e mi ha detto, "Tu!". Io ero spaventata. Ha detto,
"Io ti sto aspettando qua dal giorno in cui sei nata". Quell'idea non mi
è piaciuta, ma da quel momento mi invitano a fare un patto eterno di
sangue. Questo patto è "privilegio" di pochi, dicono loro. Ma intanto, è
relativamente comune tra quelli che hanno il successo artistico,
culturale, politico e imprenditoriale. E secondo l'invito di quel
principato mi ha fatto la più grande autorità di magia nera in Brasile.
Un'autorità alla quale nessuno riesce a dire di no. |
Lui stava
aspettando e mi stava preparando per quell'incontro. Ho iniziato a
lavorare con Lucifero, il principe dei demoni. Ho conosciuto come
uccidere una persona senza muovere le mani. Io potevo distruggere un
uomo, potevo farlo morire; potevo farlo diventare omosessuale, potevo
distruggere anche una famiglia, anche le persone che erano buone. Io
conoscevo il potenziale dei demoni, potevo distruggere qualsiasi cosa. |
Ma una notte, dopo
aver praticato la magia nera per molto tempo... non pensate che magia
nera è una cosa per le persone semplici che non sanno né leggere né
scrivere, è pieno di gente con un alto rango, con la migliore classe
politica, in tutti i posti, persone che hanno anche molti soldi...
queste persone cercano delle risposte, gloria, potere e fama. Cercano
questa gloria che il mondo offre, proprio ai piedi dei principi
dell'inferno. |
Io ho iniziato a
praticare questo. E una notte è successa una cosa particolare. In mezzo
a una sessione di magia nera, una donna era furiosa, e dice, "Non la
posso toccare!" Dice, "Io voglio uccidere una donna evangelica". Io ho
detto, "Bene", perché là mi hanno insegnato a pregare contro gli
evangelici. Mi hanno insegnato che gli evangelici erano un nemico per
noi. Dovevano essere distrutti; sempre, quando era possibile, io dovevo
distruggere chiunque si diceva evangelico. Perché loro mi dicevano, "Per
via degli evangelici le entità non possono governare in questo luogo". E
quella donna inizia a parlarmi della sua vicina. Dice, "La mia vicina di
casa è una fanatica! Lei non idolatra Maria, lei parla solo del suo Dio,
dice sempre Alleluia, canta degli inni... La mia vicina dice che le
nostre entità sono demoni. Lei è pretenziosa, e dice che va in cielo". |
Guardate
l'importanza della testimonianza di un credente che cammina nella
presenza di Dio. Mentre quella donna mi diceva, senza immaginare ho
iniziato a stare attenta, quando lei mi ha detto, "La mia vicina è così
pretenziosa, lei mi ha detto che devo accettare Gesù come mio
Salvatore". E io allora ho pensato, "Io imparerò e distruggerò i
credenti". Non ho mai immaginato però che il fondatore della Chiesa dei
credenti, che l'autore e compitore della fede dei credenti aveva già
dichiarato duemila anni fa che le porte dell'inferno non avrebbero
prevalso contro la sua Chiesa. Alleluia, Cristo è la verità. Non c'è Dio
come il Dio dei credenti. Io non ho imparato questo a un culto
evangelico, ho imparato questo nella magia nera. |
Quando quella
donna inizia a menzionare il nome di Gesù, questo demone, Lucifero, va
dietro di me e dice, "Basta!" Dice, "Io non posso toccare quegli
evangelici. Loro hanno uno Spirito contro il quale io non ho potere".
Dentro quella sessione di magia io mi sono domandata, "Chi sarà il Dio
di questi evangelici? Chi sarà lo Spirito che hanno gli evangelici?". Ma
io non sapevo, e per questo ho immaginato che loro erano i peggiori
fattucchieri. Io potevo uccidere una persona entro ventiquattro ore
volendo, però non potevo toccare gli evangelici. |
Cari, dopo che ho
conosciuto la verità, dopo che gli occhi della mia mente si sono aperti,
io ho scoperto il segreto dei credenti. Ho scoperto perché tutto
l'inferno insieme non può nemmeno contro un credente. Sapete cos'è? E'
perché ogni vero credente ha nelle porte della propria anima il marchio
del sangue di Gesù. Ogni evangelico ha il nome scritto nei cieli, ha una
sicurezza come nessuna autorità in questo mondo può avere. Ogni
evangelico ha un angelo di Dio accampato attorno a sè. Ogni evangelico
ha una promessa, come nel vangelo di Matteo il Signore dice, "Io sono
con voi tutti i giorni fino alla fine dei tempi". Non è senza ragione
che l'apostolo Paolo nel suo canto di vittoria nel capitolo 8 di Romani
dice, "Se Dio è per noi chi sarà contro di noi?". Ma io non sapevo
queste cose. |
In un'altra
occasione ero proprio nell'abisso, coinvolta con tutti questi sacrifici,
con tutte queste cose. Una notte ho partecipato alla morte di un
imprenditore. Qualcuno è venuto e ha detto, "Vorrei uccidere il mio
socio". E ha parlato con Lucifero. Dopo sette giorni tutti [gli altri
praticanti di magia nera] saltavano. Ho guardato quella scena macabra
con dei sacrifici, candele rosse, nere. Gli ho detto, "Cos'è successo?"
E hanno detto, "Quell'uomo contro il quale abbiamo pregato, è morto da
due giorni. Io ho pensato, "Io non so se esiste l'inferno o il diavolo,
ma se esiste io sicuramente sono vicina a questo". |
Fino a quel
momento non avevo mai creduto né in Dio né nel diavolo né nell'inferno.
Gli spiritisti non credono nell'inferno. Se conoscete lo spiritismo,
sapete che parla della reincarnazione. I cattolici parlano di
purgatorio. Altri dicono, "Se tu muori è tutto finito". Ma io non ho mai
creduto nell'inferno. Ma quando ho visto quella scena, io ho preso una
decisione. Sono arrivata a casa e ho detto, "Mamma, mai più io
praticherò la magia". Ho rotto i miei altari e mia madre ha detto, "Tu
non puoi, tu sei nata così, tu non puoi!". Io voglio dirti, questa è una
bugia del diavolo. Nessuno è nato per essere schiavo di Satana. Ho
iniziato a buttare via tutto, tutto. Se qualcuno conosce lo spiritismo
sa cosa sto dicendo. Avevo un sacco di immagini, vestiti, manuali... Ho
buttato tutto dentro un fiume, pensando che se buttavo via, io ero
libera dai demoni che erano dentro di me. |
Ma in quella sera,
io ero seduta sul mio letto. Quando di colpo, quell'uomo che entrava
sempre nella mia camera come se fosse padrone della mia vita, entra...
fino qui lui si presentava con dei nomi come delle entità con i nomi
[elenca dei nomi]. In quella notte invece lui venne vestito di nero, con
gli occhi e il viso pieno d'odio, ha messo il dito nel mio naso e ha
detto, "Tu sei mia. Io sono il diavolo. Nessuno dei miei schiavi mi può
abbandonare come vuoi fare tu". |
In quel momento ho
cercato di reagire. Io avevo dei poteri, potevo uscire dal mio corpo,
potevo ipnotizzare la gente, potevo fare varie cose, potevo entrare
spiritualmente nella vita di persone, avevo tanti poteri. Ma in quel
momento, lui metteva il dito nel mio naso e mi diceva, "Io sono Satana.
Io sono Lucifero. Tu sei la mia schiava. Se tu provi ad abbandonarmi, io
ti porterò all'inferno". Ma io ho aperto la bocca e ho detto, "Mai più
ti servirò!". |
Fino ad allora io
non avevo mai creduto a queste cose. Lui mi prende alla gola, si apre la
terra, come un abisso, e io inizio a cadere dentro. Ho iniziato a cadere
nell'abisso. Vedevo le tenebre davanti a me. Tutto ciò che assomiglia
all'inferno, peggio! Era come cadere in un buco... Io cercavo di
trattenermi, ma io scivolavo in questo buco. C'erano delle pareti, e lui
mi ha fermato e mi ha detto, "Guarda il tuo cadavere". Io già mi vedevo
verso l'inferno con il mio corpo morto. E lui mi ha detto, "Domani,
domani morirai, e la tua anima sarà eternamente con me all'inferno". |
Le tenebre erano
orribili, io continuavo a scendere nell'abisso, ma di colpo un nome è
venuto nella mia mente. E mentre stavo andando nel fondo dell'inferno,
ho detto, "Se esiste un dio più potente di Lucifero, io prometto che se
lui mi salverà io lo servirò tutta la vita!" |
Allora ho visto
come il cielo, e una voce e una luce che veniva dall'alto, un qualcosa
che veniva dall'alto, e mi ha tirato fuori da quell'abisso, e Lucifero è
caduto. Sapete chi era, era un uomo che attorno a Lui c'era il fuoco,
brillava come il sole, come un muro di fuoco. Quest'uomo era Gesù di
Nazareth. [la registrazione si interrompe per qualche istante] |
Quando l'ho visto
cadere per terra, io non conoscevo la verità, io sono andata contro
Lucifero e ho detto, "Vedi, sono più forte di te!" Volevo calpestargli
la testa, ma lui ha detto, "Io non ho potuto portarti adesso, ma tu mi
pagherai". La Bibbia dice che il salario del peccato è la morte. Nessuno
deve illudersi. Tutto ciò che l'uomo semina, lo raccoglierà. |
Da quel momento
Satana inizia ad aprire una battaglia contro di me, ciò che noi
chiamiamo battaglia spirituale. Lui inizia a toccare la mia famiglia.
Ogni sette giorni, uno della mia famiglia cadeva, o si deviava. Dopo tre
settimane, mia mamma comincia ad avere una tubercolosi. Nella prima
settimana ho sepolto un bambino che tempo prima avevo consacrato al
diavolo. L'avevo consacrato a [dice un nome], che è un demone del
Brasile. |
Quando mia madre
ebbe la tubercolosi, io sapevo creare la tubercolosi nelle persone, ma
non sapevo come toglierla. Allora io stessa ho invocato il principe
delle tenebre, e lui mi ha detto, "Vedi, che con me nessuno può?" Era
materializzato. Ho detto, "Va bene, ma tua madre è una tua serva, perché
vuoi portare via mia madre?" Lui ha detto, "Io distruggerò la tua
famiglia, distruggerò te. Io non voglio avere niente con te. Io ti
porterò all'inferno. Tu vedrai che con me nessuno può niente". |
Oggi, dopo tutto
questo, dopo che ho conosciuto il Figlio del Dio altissimo, io so che
contro Satana c'è solo Uno che ha tutto il potere, Uno che l'ha vinto,
che l'ha svergognato, che l'ha esposto alla vergogna. E' il Signore, che
può liberare tutti coloro che Lo cercano con sincerità. Ma io ancora non
sapevo queste cose. |
E io ho chiesto
misericordia al diavolo. Ti sto dicendo, non illuderti. Non cercare di
fare accordi con Satana. Satana non ha misericordia di nessuno. Un
giorno lui mi ha detto, "Tu devi salire su un ponte e buttarti da là. Io
ti aspetterò. Quando tu cadrai là, cadrai sotto il treno, io porterò via
la tua anima". |
Io non so se tu
riesci a immaginare cosa sia per qualcuno lavorare per quindici giorni
per poter riuscire ad avere i soldi per comprare la propria bara. Io
nell'ultimo giorno di questi quindici, ho scritto tre lettere, e in una
di queste lettere ho messo i soldi per la mia sepoltura. Era già notte,
io dovevo uscire di notte per andare a lavorare, ma mi sarei buttata
sotto un treno dal ponte. Volevo farla finita con tutto questo. Mi sono
seduta sul letto, ho iniziato a pensare, ho detto, "Questa è l'ultima
notte della mia vita, non voglio dormire". Non so se tu riesci a
immaginare cos'è l'ultima notte di un suicidio. La mia mente era come se
ci fosse un martello. |
E nella mia mente
un pensiero mi diceva, "Tanto noi nasciamo per soffrire, nella vita non
c'è niente di buono. Non c'è nessun gusto nel vivere". E io pensavo a
tutta la mia esistenza. Ma nella notte fonda, io pensavo a Dio e dicevo,
"Ma è vero o è una bugia che esiste Dio?". Allora arriva una voce
dall'alto che mi dice, "E se ti dico che Dio esiste?". Guardate bene,
quando Dio si è avvicinato a me, distrutta, condannata dai demoni, Dio
ha dovuto lavorare sugli insegnamenti di mio padre, che diceva, "Dio è i
soldi nelle tasche!" E quando quella voce mi ha fatto la domanda io ho
detto, "Se ci fosse Dio non ci sarebbe la guerra, la povertà... Non
esiste Dio!". |
Guardate quello
che fanno i demoni. Loro allontanano l'uomo da Dio, e accusano il Dio
del cielo per tutti i disastri che sono i demoni che causano, dando la
colpa a Dio. |
E quella voce mi
ha detto, "E se ti dico che c'è un Dio onnipotente?" Quando questa voce
mi parla è come qualcosa che entra dentro il mio cuore, forte, ho avuto
paura, e ho detto, "Se esiste un Dio così non gli piace una persona come
me". Mi venivano davanti i miei peccati, la stregoneria, i vizi, e ho
detto, "Se c'è un Dio, a Lui non piace la gente come me". |
E per la terza
volta quella voce soave, diversa dalle altre voci che avevo già sentito
delle altre entità che conoscevo, quella voce mi ha detto, "Ma se io ti
dico che esiste un Dio onnipotente che ti ama? Ti ama esattamente come
tu sei". Quello mi ha toccato. Quello ha rotto le mie resistenze, ho
iniziato a piangere, e ho pensato, "Che buono se esistesse un Dio che
amasse le persone come me... che bello se ci fosse un Dio che accetta
persone come me". |
In quel momento,
mentre piangevo, ho visto una luce enorme in mezzo alle tenebre.
Esattamente quello che dice il vangelo di Matteo, stava succedendo in
me: io ero quel popolo che camminava nelle tenebre, e quella luce è
arrivata. Io ho tolto le mani dai miei occhi; non vedevo più la mia
camera. Davanti a me, in mezzo a una luce forte, io non riuscivo neanche
a guardare la luce... ho potuto vedere però in mezzo a quella luce, un
trono bianco. Io ero in piedi, camminavo verso quel trono, ma sentivo
queste entità, questi demoni, che subito prendevano possesso del mio
corpo, e il mio corpo è caduto per terra. Vedevo il mio corpo come un
serpente che camminava. Io cercavo di fare resistenza contro questo, ma
entravano dei demoni dentro di me, tutte le entità entravano dentro di
me, tante, tante entità, tutto ciò che era dal candomblé, da umbanda, da
tutta la magia nera che ho fatto. Ho capito che chi era dentro di me era
nemico di quel Dio che si manifestava nella luce. Però c'era quel Dio di
luce che cercava di avvicinarsi a me. |
Io ho iniziato a
vedere la mia miseria. Ho iniziato a vedere che ciò che c'era dentro di
me era nemico della luce. Io piena di angoscia ho detto, "Dio, ma perché
sono nata! Guarda come sono! Guarda com'è la mia vita! Tu mi hai fatto
nascere per soffrire così tanto?". E ricordate, l'unica cosa che mi
avevano detto è che Dio ha avuto un Figlio, e che quando Lui è venuto al
mondo gli avevano dato oro, profumi, e mi dicevano che questo Figlio di
Dio era morto affinché il mondo non finisse. Io non avevo affetto, ero
proprio lo scarto della società. |
E nella mia
ignoranza, ancora pensando come una strega, ho pensato, "Se Dio ha un
Figlio, il modo di colpirlo è offendere questo Figlio". E io Gli ho
detto: "Allora io ho sofferto di più del Tuo Figlio!" |
Ho sentito una
mano che mi toglieva dalla terra, e io ho detto, "Forse Dio vuole
uccidermi perché ho parlato contro suo Figlio". Ma era diverso. Il Dio
altissimo mi stava portando a un luogo di salvezza. Mi ha messo in
piedi; ho sentito un'aria... io ho pensato, "Qualcuno mi sta portando da
qualche parte". |
Ho aperto gli
occhi: ho visto un luogo diverso. Ho visto delle strade piccole, una
piazza grande, un palazzo grande... ho detto, "Cosa faccio in questo
luogo? Che luogo è questo?" |
E c'era una
moltitudine che gridava. E io dicevo, "Cosa sta succedendo, vicino a
queste scale?". E ho visto la scena che ha cambiato il futuro della mia
anima. |
C'erano tante
persone che dicevano, "Non avvicinatevi". Erano dei soldati, come i
soldati romani. Vedo come un'uomo che si alza, guarda una colonna [un
asse, un tronco]. C'era un uomo attaccato là, e lui dice, "Cosa devo
fare con Gesù di Nazaret?". E io confesso a voi, fino a quel momento io
conoscevo solo delle entità della magia nera. Conoscevo tutte le entità.
Ma non avevo mai sentito parlare di questo Gesù di Nazaret. Ho cercato
di guardare, "Chi è su questa colonna?" Era pieno di soldati romani...
questo uomo era attaccato a questa colonna. Io non riuscivo a vedere la
sua faccia. Ho iniziato a urlare, e io dicevo, "Crocifiggilo!", anch'io
lo dicevo. Pensavo, "Ma cosa faccio in questo luogo? Cosa c'entro con
quest'uomo? Che cos'è questa scena?". |
Ho guardato
indietro, e ho cercato di vedere chi era là. Ho visto tutti i miei
amici, tutti quelli che erano con me nella magia nera, quelli che
bevevano con me, che erano nelle feste, che si prostituivano, tutti
erano là con me. E tutti urlavano, "Crocifiggilo!", anch'io dicevo,
"Crocifiggilo!", ma pensavo, "Cosa c'entro con questo?". Io non sapevo
che per via della mia vita di peccati, anch'io facevo parte della
moltitudine che ha condannato il Figlio unigenito di Dio a morire sulla
croce del Calvario. |
Ma quando ho visto
quel giudice che si lavava le mani, quando vedevo la moltitudine che
saliva le scale, i soldati che lo portavano, anch'io che vedevo questo,
vedo questo posto grande, vedo quando prendono quest'uomo, lo legano a
una colonna, come facevano con i soldati. Vedo un soldato che inizia a
picchiare Gesù. E vedo quell'uomo che soffre, e il popolo che grida, e
quel soldato che continua a flagellare quell'uomo. Io vedevo il suo
volto, vedevo la pazzia della gente. Vedevo gli occhi di quell'uomo,
come soffriva. Io lo guardavo, guardavo quello strumento con cui lo
picchiavano. C'era un pezzo di legno con tante cose di cuoio attaccate,
e c'era un pezzo di ferro, e quando picchiavano quell'uomo, io vedevo la
carne di quell'uomo che veniva via. Vedevo gli occhi di quell'uomo, i
pezzi della sua pelle che cadevano, e sangue che cadeva da ogni parte. E
lui che aveva gli occhi pieni di dolore, e quello strumento con cui
continuavano a picchiarlo, e portava via la sua carne. |
Lui però non
parlava, non diceva una parola. Io dicevo, "Perché lui non bestemmia,
non inizia a difendersi?" Io non sapevo che erano i miei peccati che lo
stavano castigando. Che era la mia come strega, una vita di vizi... Io
vedevo che quell'uomo muoveva le labbra; io dicevo, "Starà pregando? Un
uomo che viene distrutto sta pregando?". Io sono qua per dirti, che
durante tutto il tempo del suo martirio, Gesù di Nazaret, il Figlio del
Dio altissimo, ha pregato per noi, ha pregato per me, ha pregato per te,
e stava pregando già dicendo, "Dio, abbi misericordia di quell'anima, di
quella vita". Mentre muoveva le labbra io dicevo, "Come fa a pregare in
questo momento? Come fa a pregare in questo momento?" Lui muoveva le
labbra... ho iniziato a vedere la carne che cadeva, la schiena tutta
distrutta, vedevo il soldato che si allontana, vedevo quell'uomo debole,
ho visto mentre hanno legato le sue mani dietro, dove lo picchiavano in
faccia, sputavano addosso a lui, lo picchiavano, gli davano calci. E
vedevo quell'uomo che stringeva gli occhi per il dolore. Ho visto
quell'espressione di dolore, e ho visto nel volto di Gesù, il Figlio del
Dio altissimo, mentre lo picchiavano... non era come lo vedi nei quadri,
era una faccia distrutta, piena di ematomi, sangue che scendeva dal
naso, dalla bocca, e continuavano a picchiarlo. Il sangue, gli sputi,
era una cosa orribile, non volevo più vedere quello. La gente applaudiva
mentre picchiavano quell'uomo, ma lui non apriva la bocca. Ho visto dei
soldati che sono tornati, portavano una specie di cuscino. Vedevo una
corona con queste spine grandi intrecciate, di tre centimetri. Vedevo
uno che alza la testa di quell'uomo e gli mette quella corona. Ho visto
che lo picchiavano ancora in testa, vedevo le spine, vedevo
l'espressione di dolore, vedevo quell'uomo che si raccoglieva, e il
sangue che scendeva dal suo volto disfatto, la moltitudine che
applaudiva... Io non sopportavo più, non ce la facevo più a vedere così
tanta sofferenza, e ho detto, "Basta, non fate più così, questo è il
Figlio di Dio! Lui non merita questa sofferenza!" E ho detto, "Dio, io
sono una strega!" E tutti mi hanno guardato, e per la prima volta, in
quella scena, quell'uomo così disfatto, così pieno di sangue, ha aperto
gli occhi, e mi ha guardato. Io non so se tu riesci a capire! Gesù, il
Figlio di Dio, stava guardando direttamente verso di me. E pensavo, "Lui
avrà odio verso di me, perché Lui ha sofferto molto". |
Ma voglio dirvi
una cosa: non ho mai visto uno sguardo così pieno d'amore, così pieno di
bontà, così pieno di misericordia. Io ero catturata da quello sguardo,
era lo guardo di Gesù. Lui per la prima volta mi guarda e mi dice, "No,
figlia mia, Vilma". Io mi sono spaventata, ho detto, "Dio mi conosce,
Gesù sa il mio nome! Io non sono allora un vegetale, non sono una cosa,
io non sono allora il prodotto dell'evoluzione". Lui mi ha detto, "No,
Vilma. Io ho sofferto tutto questo e sono morto per amore di te". E Gesù
ha teso le mani verso di me, e quando io stavo per buttarmi ai suoi
piedi, ho aperto gli occhi, ed ero ancora nella mia camera. L'orologio
mi stava svegliando: era l'orario che avevo messo per poter andare a
buttarmi sotto il treno. |
Ma io voglio
confessarvi che davanti allo sguardo del Principe della pace, del
Signore dei signori, di Colui che era, che è, e che verrà potentemente,
quella strega è morta; io mi sono buttata a terra e ho pregato per la
prima volta a Dio. |
Non avevo mai
fatto una preghiera, mai. In quel momento mi sono buttata per terra e ho
detto, "Dio, la mia vita è tutta distrutta! Non c'è più niente, non ho
più soldi, la mia vita non vale più niente! Ma io ho capito una cosa
oggi, il Tuo Figlio Gesù ha sofferto ed è morto per me, e per questo io
voglio dare oggi la mia vita, il resto di ciò che ho, perché Lui possa
fare ciò che vuole con la mia vita". Quando mi sono alzata, io ero già
una nuova persona. Lo sguardo di Gesù di Nazaret era su di me. Ho
cercato i demoni attorno a me: loro non erano più là, perché il sangue
di Gesù era sceso anche su di me. |
Sono andata fino
alla cucina. Mia mamma che era tubercolosa, stava male. Quando per la
prima volta ho predicato il Vangelo, per la prima volta nella mia vita,
avevo gioia, era qualcosa di buono, qualcosa di buono proprio, dentro...
ho detto, "Mamma, oh mamma, Gesù ha sofferto ed è morto per me! Questo
Gesù ha sofferto ed è morto per me!" E questo Gesù meraviglioso ha
restaurato la salute di mia madre, ha cambiato il quadro della
maledizione. Quando Gesù è entrato nella mia vita, è finita la
maledizione della magia nera. La maledizione di tutta la magia, magia
bianca, magia nera, perché il sangue di Gesù è la nostra bandiera di
vittoria. |
Io non sapevo come
ringraziare questo Dio. Ho dato la mia vita a Lui come regalo, e Gli ho
promesso, "Dovunque tu mi manderai, non importa dove, io non mi
vergognerò di Te. Anche se non ho un bel passato, io non mi vergognerò
di essere ancora un'altra testimone del Figlio del Dio altissimo,
l'unica via che può condurre veramente l'uomo a una vita di pace". |
|
Ho dedicato la mia
vita completamente al Vangelo del Signore Gesù Cristo. Io ho l'onore e
il privilegio di annunciare la Parola del Signore onnipotente. Stavo
viaggiando e partecipando in molti incontri a livello nazionale. Ho
viaggiato per l'America del Sud, e ho visto in tutte queste nazioni la
gloria di Dio, l'onore, ancora oggi è lo stesso Gesù di anni fa, è lo
stesso Gesù che ha riscattato me quella notte. Ho avuto la benedizione
di partecipare a evangelizzazioni, a tante missioni, come Porte Aperte,
tante missioni nel mondo. Il Signore mi ha benedetto con tanta
misericordia. Ha restaurato la mia struttura familiare. Oggi io sono una
felice madre di cinque figli, hanno tutti nomi biblici. Sono sposata con
un pastore evangelico, siamo membri di una chiesa evangelica in Rio. Mio
marito è pastore, io sono una missionaria. Il Signore è buono ed è
fedele, e ha aperto tante porte per il futuro. Stiamo anche andando in
Europa, in Africa, dovunque il Re delle nazioni ci manderà. Noi non ci
vergogniamo del Vangelo, perché so che è la potenza di Dio per salvare
tutti coloro che credono. |
Che Dio possa
benedirvi. Cristo Gesù, la Persona più gloriosa, il più grande amico,
l'Uomo più importante, la Persona più cara. Guardate, quella mamma che
tante volte ho visto piangere, quella mamma che aveva maledetto il
giorno in cui sono nata, ho visto la stessa mamma dire, "Grazie a Dio
che Lui mi ha dato una figlia come te!". Mio padre, che per settant'anni
non ha mai creduto in niente, un giorno guardando me mi ha detto,
"Figlia mia, io non ho mai creduto in nessuna religione, in nessuna
storia, ma guardando te, io devo dire, esiste un Dio che trasforma le
persone!". E il mio papà mi ha detto, "Presentami il tuo Dio!" Ho avuto
l'onore di condurre mio padre a Dio, perché anche lui fosse lavato dal
sangue di Gesù. Gesù ha cambiato la mia storia. Io oggi sono una serva
del Dio altissimo. Anche se ho ricevuto tanti titoli di onorificenza, il
titolo più grande è essere un servitore di Dio. L'onore più grande è
chiamare il Dio della Bibbia il mio Dio. E' meraviglioso. Chiamare il
Dio che ha creato tutte le cose, chiamarlo il mio Dio. |
Lui è accessibile
a tutte le persone. Lui è ancora con le braccia aperte, e ogni volta che
mi ricordo delle sue parole, calde, amorose, eterne, che dice nel
capitolo 11 del vangelo di Matteo, "Venite a me, tutti voi che siete
stanchi e oppressi, e io vi darò riposo. Prendete il mio giogo, imparate
da me, io sono mansueto e umile di cuore, e in me voi troverete riposo
per le vostre anime". Gesù è la via, non c'è un altro nome. Quello che
importa è che tu puoi essere salvato. Apri il tuo cuore a Gesù, permetti
a Gesù di prendere il controllo della tua vita. |
Io non ho più
demoni, non sono più una strega, sono oggi missionaria, missionaria
dell'Evangelo di Gesù Cristo. Posso dormire e riposare in luogo sicuro,
perché il salmista dice, il Signore è la tua protezione. Non temerò di
giorno e neanche di notte, perché il Signore è il mio guardiano. |
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Che Dio possa
benedirvi, nel nome di Gesù. |
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Vilma Laudelino De
Souza |
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