VITTORIA SULL'ALCOLISMO

Mi chiamo Stefano ed ho ventitré anni. Ho avuto il privilegio di nascere in una famiglia di fede evangelica e fin da piccolo i miei genitori mi hanno parlato delle cose grandi di Dio e del Suo infinito amore.
Col passare del tempo, però, la mia vita iniziava a prendere un’inclinazione del tutto errata, non facevo altro che ribellarmi, cominciavo a contrastare i miei genitori, rifiutavo i loro insegnamenti.
Non facevo altro che lasciarmi andare ai piaceri di questo mondo, vivendo nell’illusione che tutto ciò mi avrebbe dato la libertà. Proprio questa finta libertà mi portò, invece, a gustare l’aspetto amaro della vita.
Tutto iniziò quando mio padre perse il lavoro. In quella difficile circostanza, che portò la mia famiglia al declino economico, non ho mai visto i miei genitori afflitti, ma sempre sereni e fiduciosi in Dio, che li ha sostenuti e portati avanti, non facendo mancare mai niente del necessario. Ancora oggi ricordo le parole di mio padre che mi diceva: “Meglio vivere soltanto con un pezzo di pane, ma nella grazia di Dio”.
Questo loro modo di vivere, però, a me non andava bene, soprattutto perché ero circondato da un contesto sociale dove regnava e regna ancora il benessere, dove se non hai soldi non sei nessuno. Tutto questo mi portò a rincorrere il potere, più avevo e più volevo, ed una volta ottenuto ciò che desideravo, una discreta posizione sociale, dove non mi mancava niente dal punto di vista materiale, mi accorsi che tutto quello che avevo ottenuto non era altro che cose futili. Da un lato mi davano forti emozioni, dall’altro mi lasciavano vuoto ed amarezza.
Allora cercai di appagarmi nel trovare il cosiddetto amore con la “A” maiuscola, ma anche qui riscontrai il fallimento, quando capii che non è corretto giocare con i sentimenti altrui. Più andavo avanti e più cresceva dentro di me uno stato di insoddisfazione, e pian piano, senza rendermene conto, venivo sommerso da un vuoto immenso.
Non sapevo più come fare per riempire questo stato d’animo che si era creato nella mia vita, ma la cosa peggiore è che ero troppo orgoglioso per ammettere che mio padre aveva ragione. Allora cercai di sommergere tutti i miei problemi, le mie angosce, le delusioni, nel classico bicchierino che accompagna tutti i falliti nel corso della loro vita.
Una volta entrati in questo “tunnel” si diventa ancor più malati, quando si rifiuta l’idea che si sta vivendo un incubo, si finge di star bene, nascondendo tutto dietro ad un sorriso, rifiutando così l’evidenza dei fatti.
Il peggio, però, è non rendersi conto che la vita sta iniziando a sfuggirti dalle mani, per poi affondare nell’alcolismo. Non avevo più la forza di lottare con me stesso, allora mi chiusi nella mia camera, sconfitto mi inginocchiai ed invocai il nome di Gesù Cristo, gli chiesi aiuto e Lo pregai di cambiare la mia vita, ed Egli stese la Sua mano potente e, tramite la Sua Parola mi sussurrò dolci parole al cuore, che si trovano scritte in Isaia 41:13: “Perché io, l’Eterno, il tuo Dio, son quegli che ti prendo per la man destra e ti dico: ‘Non temere, io t’aiuto!’”. Da quel giorno il mio modo di vivere è cambiato, non avverto più l’esigenza di bere, da fallito, perdente, sono diventato un vincitore, e tutto questo perché ho realizzato la presenza dell’Amico Fedele, che ha dato un senso alla mia vita.
Sono passati sei anni da allora, le prove, le difficoltà, non mancano, ma Dio è sempre pronto ad aiutarmi.

Stefano Iodice

 

Testimonianza dal sito delle Assemblee di Dio in Italia  "adi-it.org"


 

 

 

Prefazione

Non so se questo scritto possa rispecchiare la vita di qualcuno.

Una sola cosa so che queste parole mi sono state date così, e così

le ho trascritte, il Signore sa ogni cosa se ti potranno essere d’aiuto.

In qualche maniera ringrazia IDDIO per la Sua Immensa benignità

Per quest’inutile strumento che il Signore nella Sua Infinita Misericordia,

Ha voluto usare

di Peruzzi Enrico

 

 

Cristiano stava parlando ad alcuni passanti di come il Signore IDDIO, aveva trasformato il suo cuore perdonandogli tutti i peccati e di come fosse pronto a perdonare i loro se avessero accettato Il Signor Gesù come loro Personale Salvatore. Poco più distante un altro uomo stava cercando di parlare con un passante  dicendogli senta mio caro Signore, io sento che lei è una persona di buon cuore, per questo le  chiedo di aiutare un povero uomo come me,  gli  disse mostrandogli un bottiglia di liquore quasi svuotata, io non posso proprio stare senza  alcool, non riesco a fare più nulla, questa è la mia compagnia ideale, la medicina che devo prendere ogni giorno perché solo lei mi da  un vero aiuto, senza di lei non potrei proprio vivere,  per questo la prego, la supplico, mio buon Signore mi dia  del denaro affinché io ne possa comprare ancora e in sua compagnia non debba più sentirmi solo, e del tutto abbandonato ,l’uomo gli  rispose che  non aveva del  denaro da dargli per simili cose , anzi dopo una  tale richiesta, non lo volle più ascoltare al punto che prima l’insultò e poi  spingendolo da una parte se ne  andò via borbottando.

Il nostro uomo non si arrese dopo tale insuccesso anzi avendo notato il gruppetto che si era formato intorno a Cristiano  barcollando lo raggiunse in poco tempo, Cristiano in quel mentre stava leggendo alcuni brani della Bibbia e nella spiegazione che ne segui pose molta enfasi sul fatto che delle parole scritte tanti anni prima  possono essere  cosi attuali ai nostri giorni, e di come molte persone non conoscendole, siano aggravate e travagliate dai problemi che le  circostanze della vita gli pongono lasciandoli legati quegli stessi e di come alcuni ne rimanessero schiavi senza avere  la possibilità di esserne liberati, l’uomo che aveva ascoltato  nervosamente. Cristiano alle sue ultime parole sul tema  inizio a parlare lui senza dare agli altri la possibilità di poter dire la benché minima parola dicendo con una voce  molto supplichevole vi vorrei pregare miei bravi signori di farmi la carità datemi un po’ di denaro qualche spicciolo cosi potrò comprarmi dell’alcool.

Voi  lo  dovete sapere miei buoni e cari  signori che senza di lui  io non riesco proprio a  vivere , la mia vita  stessa senza di lui non ha alcun senso ,almeno voi abbiate pietà di me .. e  cercate di capirmi, cercate di capire un misero uomo come me che da quando è rimasto solo trova nell’alcool l’ebbrezza, che sa fargli dimenticare questa sua misera condizione  di uomo senza pace con poca dignità, che ogni giorno deve vivere nella ricerca affannosa di alcool l’unica cosa che sembra darmi un po’ di pace che tanto sto cercando ma non riesco a trovarla.

 

Vi confesso che nonostante tutto, quando il suo effetto finisce, io mi sento di nuovo solo sempre più solo e nella mia  solitudine, cresce in me il bisogno inarrestabile di averne ancora, con lui cerco di spegnere  quel fuoco che mi brucia dentro giorno dopo giorno senza darmi mai un po’ di pace, una piccola  tregua, ma  ora vi prego vi prego .. vi supplico, vi scongiuro  fate qualcosa per me datemi del denaro e se proprio  non avete dei soldi da potermi dare, vi prego aiutatemi datemi qualcosa con cui possa spegnere tutto questo fuoco che mi brucia dentro, attimo dopo attimo, senza darmi mai riposo, vi prego .. vi  prego furono le ultime parole che disse l’uomo prima di cadere in terra in uno  stato di semi incoscienza (  mentre gli altri a questa vista iniziarono ad andare via, Cristiano,  gli rimase accanto aspettando che si riprendesse, vedendo come era ridotto tornarono alla sua  mente i ricordi di un tempo ormai lontano, ricordi di quando anche la sua vita non aveva molto senso, in quanto giorno dopo giorno la distruggeva con la droga, che lui considerava  la sua unica amica, il suo solo scopo di vita e non pensava che era la schiavitù più completa che non gli lasciava alcuna via di scampo,  nessuna speranza, e di quanto era stato forte questo legame nella sua vita fino al giorno che lasciò entrare il Signore nel suo cuore chiedendogli  di spezzare quei legami così forti e di come  IDDIO stesso quel lontano  giorno  lo liberò sciogliendo e rompendo per sempre  ogni legame  che lo teneva prigioniero in quel brutto senso di schiavitù ) dopo un po’ di tempo l’uomo si rialzò  e con fare smarrito e sospettoso disse a Cristiano  tu cosa vuoi, che fai qui, vattene via, si vattene lontano da me,  ma quando Cristiano stava per andarsene l’uomo lo richiamò e gli disse con voce alta aspetta forse indovino il perché tu sei rimasto qui accanto a me hai una buona bottiglia di liquore da qualche parte e così la potremo bere  insieme è vero! No fu la risposta secca di Cristiano e poi se ne avessi  non te ne darei neppure un goccio..

Perché sei un cattivo d’animo senza cuore fu la risposta spontanea dell’uomo.

Sappi comunque che vorrei parlarti di un uomo che vuole  aiutarti liberandoti dalla tua schiavitù  dici davvero chi sarà mai esclamò l’uomo, forse indovino per aiutarmi, mi darà dei  soldi, cosi potrò comprare molte bottiglie di liquore e festeggiare allegramente con i miei amici  dimenticandomi di tutto, no uomo  Egli  non ti darà dei soldi per comprarti del liquore fu la risposta di Cristiano.

Ma allora  rispose l’uomo tutto indignato ci sarebbe quest’uomo che pretende di  aiutarmi o addirittura di liberarmi  e poi da chi,. da che cosa, io non sono legato da catene ho solo il vizio di bere qualche bicchiere di più degli  altri .

 

Cristiano gli rispose  quest’uomo che  ora non puoi ne  vedere ne sentire  si chiama Gesù che desidera prendere possesso della tua vita per vivere in lei così la potrà trasformare come trasformò la mia ,quando io  lo lasciai entrare nel mio cuore, l’uomo rispondendo stupito a una  tale affermazione chiese: su dimmi quanto costa, dove é l’inganno, perché tu lo sai che io  non possiedo nulla e quindi non potrei mai pagarti per questa cosa che tu chiami Gesù, che poi tra l’altro tu affermi che  sarebbe  in grado addirittura di cambiare la mia vita, questa e proprio una delle baggianate più grandi che abbia mai sentito , vorrei sapere come potrebbe questo tuo Gesù ridarmi la mia cara Emili , tu affermi che Lui sarebbe addirittura in grado di  farmi riavere quella dignità che avevo prima che mi dedicassi completamente all’alcool, o  quel rispetto del quale tutti mi ritenevano degno.

Si certamente Egli potrebbe farlo  se tu lo volessi  si …  certo Egli può ogni cosa.

 Forse sarà vero quello che  tu dici caro Cristiano ma non sai che lei era  il mio solo e vero  amore, la mia gioia , il mio unico e vero tesoro, solo in lei trovavo l’amore, lo stesso che mi circondava giorno dopo giorno dando un vero senso alla mia vita;  insomma accanto a lei tutto mi sembrava più bello,  ma lei purtroppo  un giorno mi ha lasciato è andata via da me,  dalla mia vita senza poter più ritornare indietro, da quel giorno tutto intorno a me  è crollato, niente  aveva e ha un senso, vero nella mia vita, da quel tempo  il mio solo rifugio è stato l’alcool che ogni giorno che passa mi lascia solo sempre più solo, confesso mentre due grandi lacrime gli scendevano dallo scarnito viso Cristiano non seppe trattenere  la sua commozione e iniziò a parlagli dicendogli ; mio caro amico fatti coraggio ora se tu lo vuoi puoi incontrare Gesù quel Gesù che ti sta aspettando da molto tempo sulla  via che porta in cielo  e  gli illustrò il piano di redenzione  svolto dal Signor Gesù per la salvezza di tutte le anime e di come IDDIO  lo amasse indifferentemente dalla sua condizione o dal suo  stato, perdonandogli tutti i peccati, se solo avesse accettato quel piano di redenzione e il Signor Gesù come suo personale Salvatore facendo  una semplice preghiera insieme a lui a questo punto l’uomo ebbe come un sogghigno e   non volle pregare anzi fuggì da Cristiano che non poté fare altro che pregare IDDIO, per quell’uomo senza nome affinché lo stesso illuminasse il suo cammino facendo germogliare in quel cuore il  piccolo seme della parola divina che Cristiano aveva seminato, facendogli finalmente trovare quella pace e la gioia che tanto anelava.

Passò molto, tempo Cristiano aveva dimenticato  l’incontro di quel giorno ora stava camminando sulla strada che l’avrebbe condotto a casa mentre la sua mente era assorto, in tanti pensieri non si accorse che un uomo gli si avvicinava, era una persona ben vestita che fermandolo gli chiese con molta calma mi scusi signore se lei  ha un pò di tempo da dedicarmi vorrei parlarle di Gesù, il mio salvatore, Cristiano rispose; si perché no allora l’uomo iniziò a testimoniargli di Gesù e di come gli avesse data tanta pace dal giorno che era diventato  il suo personale salvatore,  tutto questo era avvenuto dopo che una persona come lui gli aveva parlato dell’amore che il Signore ha per ogni essere umano; a questo punto Cristiano ebbe uno sprazzo di mente  e si ricordò che quello era l’uomo al quale aveva parlato molto tempo addietro e guardandolo bene nel viso ne fu certo si  era  proprio lui.

Sorridendo gli disse ; ma sono io quell’uomo che tanto tempo fa ti parlò di Gesù, a queste parole l’uomo sobbalzò,  e lo guardò attentamente, e  col cuore colmo di gioia esclamò; e vero caro Cristiano,  sei proprio tu, ancora oggi nei tuoi occhi leggo lo stesso amore la stessa dolcezza di quel   lontano  giorno che mi parlasti dell’amore del Signore e della sua infinita bontà.

Ancora oggi posso vedere in te  l’amore fraterno che senti per i perduti,  lo stesso   che il Signore ti ha dato tanto tempo fa  affinché tu lo possa trasmettere agli altri, si ora ti riconosco che sei proprio tu  mio caro fratello in Cristo  lascia che ti abbracci nell’amore del Signore;  i due  nell’abbracciarsi piansero lacrime di gioia, quella gioia cristiana che inonda  i cuori di coloro che amano il Signore.

Passò un po’ di tempo, da quel momento Cristiano domandò all’uomo come fosse avvenuta la sua conversione.

Caro Cristiano quel giorno che ti lasciai solo fuggendo da te,  iniziai a girovagare per la città, per puro caso incontrai un mio vecchio amico che mi invitò a casa sua accettai l’invito con molta gioia perché mi ricordavo che quell’amico aveva un bar ben fornito,  finalmente pensavo che  con tanto alcool avrei potuto soddisfare la sete che bruciava  dentro di me ,dopo non molto tempo arrivammo a casa dell’amico, ricordo che iniziammo subito a bere e ridendo e scherzando andammo avanti fino a quando non ci furono più bottiglie da svuotare, restammo così circondati da  molte bottiglie vuote avendo però la stessa smania di bere che avevamo prima di iniziare.

Ma in quel giorno qualcosa di particolare  doveva avvenire nella mia vita ricordo che dopo un po’ di tempo che avevamo finito di bere, il mio amico mi lasciò solo in casa per un po’ di tempo,   poco dopo che uscì ricordo che iniziai a sentirmi male come non mi era mai successo, tutto il mio corpo fu  preso da un gran tremolio la testa sembrava che mi si girasse da sola e come se ciò non bastasse, avevo delle brutte visioni a occhi aperti, più cercavo di mandarle via e più erano li  davanti a me, a volte mi sembrava di essere nel centro di  quelle visioni  terribili, visioni che provavo e riprovavo a mandare via cercando di scacciarle lontano da me, ma loro erano la  sempre,  li davanti a me, provai a nascondermi dietro ai mobili della casa per non vederle ma anche così le vedevo si mi assalivano sembrava che non ci fosse alcuna via di scampo nessuna soluzione,  fui così preso da una tremenda paura che poi diventò panico urlai nascondendomi in un angolo della stanza sperando che tutto finisse presto, e caddi in terra come se non avessi più vita.

Caro Cristiano del tempo che seguì questo evento ricordo molto poco posso solo dirti che quando mi svegliai o forse pensai di essere sveglio mi parve di vedere una  persona accanto a me che parlandomi con voce dolce e calma mi disse mio caro figliolo, se tu finalmente ti decidessi a darmi tutto il tuo cuore IO lo trasformerei e tu potrai  trovare finalmente la pace la gioia che tanto stai cercando.

Ricordo che risposi  a quella voce ; si  lo vorrei più di ogni altra cosa,  vorrei rompere per sempre  questi legami, le catene che mi tengono incatenato come uno schiavo,   ma sono più forti di me, con le mie forze non riesco a romperli, nonostante vi abbia provato molte volte.

L’uomo fissandomi con Suo sguardo D’amore mi disse mio amato figliolo lo so, IO solo IO posso darti la forza per romperle e far si che tu divenga finalmente un uomo libero, ma posso farlo solo se tu mi doni completamente  il tuo cuore, ricorda solo il tuo cuore ,  il tuo cuore … il tuo  cuor….

Queste sono state le ultime parole che mi parve di sentire, quelle stesse parole che nei giorni seguenti sarebbero ritornate molto spesso alla mia mente, continuamente mi domandavo cosa volessero dire, che significato avessero  e perché alcune le ricordavo e alcune no ,la cosa che mi colpiva di più e che mi lasciava pensare era il fatto di dire perché proprio a me era successa una tale cosa.

Nei vari ragionamenti della mia mente  cercavo di dare una risposta logica al tutto , o almeno che fosse  plausibile, con l’accaduto, ma riconosco solo oggi  che io  non sapevo e non  potevo  dare una risposta a tutto ciò.

Un giorno, mentre vagavo per la città in una piazza, mi capitò di vedere un gruppo di persone dove  alcuni suonavano degli strumenti e altri cantavano delle canzoni che non avevo mai sentito prima,  per curiosità mi fermai  ad ascoltarli, andarono avanti fino a che uno di loro non fece cenno di smettere e iniziò a parlare di un certo Gesù, ti confesso che il primo pensiero fu che barba, ci risiamo ancora con questo Gesù  dissi tra me, penso che le persone di  questo gruppetto devono essere tutte un po’ matte molto bigotte, pensai, ma come si può parlare di certe persone nel tempo in cui viviamo, in questa era così evoluta ,vogliano ancora parlarci di un Salvatore, ma a che serve , sono cose che si usavano fare in altri tempi, quando la gente era più bigotta,  credulona ,ma oggi come si può solo pensare a tali cose  visto che siamo al culmine della sapienza umana che si evolve giorno dopo giorno dando una risposta a quasi tutte le nostre domande.

Anzi, mi domando come mai le autorità possano permettere che si parli di tali cose apertamente e per lo più nella pubblica piazza disturbando la quiete dei cittadini con tante parole inutili che non servono a niente, meglio che vada altrove e trovi qualcuno che mi faccia bere qualcosa questo per me è veramente utile, feci per andarmene  via, ma non riuscivo   a camminare, i miei piedi  pareva che si fossero attaccati al suolo al tal punto che non riuscì a fare neppure un passo, visto che non riuscivo a muovermi, ascoltai attentamente ciò che diceva l’uomo con quel  libro in mano, quando poi chiese, quanti di voi sono ora disposti a voler accettare l’invito di Gesù, che vuole dargli una vita nuova,  vengano nel mezzo di noi, così pregheremo per loro in quel momento sentì come se qualcuno mi scrollasse dal posto dove ero e senza che me ne accorsi mi ritrovai nel mezzo del gruppetto che iniziò a pregare per me e  mentre pregavano senti come delle grosse catene che si rompevano, cadendo a terra,   sentivo il mio cuore  vuoto riempirsi di gioia,  tutto il mio corpo vibrava di un senso di profonda commozione mi lasciai andare a tali emozioni che nella mia vita non avevo mai provato, finalmente per la prima volta dopo tanti anni provavo un meraviglioso senso di benessere, di pace, quando questi momenti passarono volli parlare con tutti quei giovani scoprendo delle cose che pensavo non esistessero più ai nostri giorni,  nei giorni che seguirono iniziai  a frequentare una piccola comunità rendendomi conto che più vi andavo e pregavo lasciandomi andare nella comunione del SIGNORE, che  un dolce benessere invadeva  la mia vita, quando LUI mi era accanto mi sentivo così bene, tranquillo, gioioso meravigliosamente felice,  ma nonostante tutto vi era ancora una catena che ancora non ero riuscito a rompere completamente l’alcool, è vero che bevevo molto di meno, ma a volte quando vivevo dei momenti di sconforto tornavo a bere molto, caro Cristiano devo confessarti che non avevo capito appieno la volontà del Signore,  ne la Sua Infinita potenza.

 

Tutto  questo mi dava un senso di vergogna nel rapporto con i  miei fratelli spirituali.

Ma un giorno mi feci coraggio e chiesi consiglio a un fratello molto anziano nella fede e nell’età  che  mi disse rivediamoci  per parlarne,  prima però   preghiamo e digiuniamo aspettando la risposta da parte del Signore .

Dopo un certo  tempo ci rivedemmo e il fratello mi dette tanti cari consigli scaturiti dalla preghiera e dall’esperienza  personale della vita cristiana, un consiglio mi fu  particolarmente prezioso, era  quello di leggere nel Vangelo di Matteo al capitolo 4  e di meditarlo attentamente  chiedendo al Signore di guidarmi e di farmi comprendere ciò che avrei letto, e così feci, scoprendo una verità Scritturale che non ero riuscito ancora a comprendere, che è questa: colui che è stato bugiardo sin dall’inizio del mondo sa come tentarci e ci tenta ancora  più astutamente quando noi siamo deboli e li che  noi siamo più vulnerabili è solo se  poniamo completamente la nostra fiducia nel Signore possiamo resistergli per stroncare ogni legame che ci tiene ancora prigionieri.

 

Questa scrittura mi aiutò ad affrontare quella che ritenevo la mia ultima battaglia da vincere contro quel legame di cui ero ancora schiavo,  decisi di affrontarla nella maniera più decisa, andai a comprarmi molte bottiglie di liquore, qualcosa da mangiare che mi durasse un po’, dopo telefonai ai miei fratelli chiedendogli di pregare intensamente per me   e di non cercarmi per nessun motivo anche se non mi avessero visto per dei  giorni, staccai il telefono e così mi preparai ad iniziare la mia guerra contro l’alcool, ricordo che misi tutte le bottiglie sul tavolo, posizionai una poltrona  in maniera che potessi vederle tutte  e che  per prenderle non avrei dovuto fare il benché minimo sforzo mi bastava allungare la mano e avrei potuto prenderle, così iniziai la mia battaglia dicevo a me stesso che ero più forte del vizio che mi legava e che sicuramente avrei vinto se mettevo la mia fiducia  pienamente in Gesù, prendendo da Lui  le mie  forze le stesse  che sentivo entrare dentro di me quando Gli rivolgevo la mia preghiera ed ero nella  Sua presenza .

Così guerreggiavo contro quest’ultima catena, ma nonostante tutto non riuscì a vincere subito la mia battaglia  ricordo che dovetti combattere molto perché svuotai alcune bottiglie, mi accorsi solo dopo un po’ che andando avanti nel tempo appena toccavo un bottiglia sembrava bruciarmi fra le mani  e più andavo avanti  più bruciavano anche i bicchieri col liquore  sembravano prendermi fuoco quando poi scendeva in me un po’ di alcool avevo la sensazione che il mio corpo ardesse che  tutto il mio essere stesse per prendere fuoco, solo quando vi ero  lontano quando riuscivo a vedere il bicchiere colmo di liquore senza berlo,  tutto era così normale, provavo una bella sensazione che mi faceva sentire di stare bene lontano dall’alcool passo del tempo  e considerando che quasi completamente era sparito il mio desiderio di bere decisi che era giunto il tempo di vincere la mia guerra, mi fermai davanti alla 6° bottiglia per ben 3 giorni senza sentirne il ben che minimo bisogno e se non ne sentivo il bisogno ciò poteva avere un solo significato che finalmente avevo vinto la mia  guerra contro l’alcool, ora potevo dire che ero pienamente, veramente libero, in Cristo Gesù, ero e sono un vincitore e da vincitore col cuore colmo di gioia presi tutte le bottiglie rimaste e le svuotai nel lavandino senza che la cosa mi desse il minimo fastidio anzi provavo un certo orgoglio  nell’avere la forza di liberarmi da ciò che per tanto tempo aveva rappresentato la catena che mi teneva prigioniero completamente schiavo,  finalmente nella vittoria, potevo affermare con certezza di essere libero,  veramente libero da ogni legame e ritornarono alla mia mente le parole che mi dicesti quel  lontano giorno nel quale  mi parlasti del nostro caro Gesù e non potei fare a meno di ringraziarlo con tutto il cuore della forza che mi aveva dato.

 Così da quel giorno io parlo a tutti  quelli che me ne danno l’opportunità  dell’opera meravigliosa che IDDIO ha compiuto  nella mia vita, ora posso affermare con certezza che Gesù è la vera  risposta a tutti i miei perché .

 

Caro Cristiano in questo modo è avvenuta la mia completa conversione  al Signore, solo ora posso dire di aver  realizzato tutto quello che il mio cuore  sperava e desiderava.

I due uomini, dopo un breve tempo di silenzio, si abbracciarono col cuore ricolmo di gioia,  il seme della parola di DIO era germogliato ancora una volta in un nuovo cuore, portando il suo frutto, ora un’altro seminatore era entrato a seminare nel grande campo della vita .